Passione

Aforismi

Francesco Burdin

Bisogna interrompere di tanto in tanto il flusso della scrittura. Per evitare che dal rubinetto scorra sempre la medesima acqua.
Cessate le passioni, estinto l'impulso naturale, l'uomo (e la donna) prende cognizione della diversità dell'altro sesso: scopre l'esistenza di un genere umano differente, con il quale non ha nulla in comune se non abitudini derivanti dalla convivenza.
Ciò che è brutto è sempre duraturo. Il bello segue la moda.
Colpo di fulmine: sintagma usato solo in associazione all'innamoramento. L'esperienza insegna che l'uso sarebbe assai più appropriato per il disinnamoramento.
Come ci rende fieri l'essere vittime di una grave ingiustizia! Da oggi in avanti ci sentiamo in credito.
Con un po' di attenzione e di buona volontà si può sfuggire all'inconveniente di avere figli. Buona volontà e attenzione non bastano per sfuggire all'inconveniente di avere genitori.
Davanti al mattatoio fanno la fila centinaia di cavalli e di asini spelacchiati e smunti. L'assassinio degli animali dopo una vita di duro lavoro perché devono lavorare gli animali? È un doppio assassinio. Sono martiri senza regno dei cieli.
Deve essere noiosa la vita in una bara. È giusto che vi si collochino i morti.
Giudicare poco importante un libro non appena si scopre che mira a un qualunque fine. La prima qualità richiesta ai libri di qualità è la necessità.
Gli odi insanabili sono sempre quelli di famiglia.
Gli scrittori di aforismi si sforzano quasi sempre di stupire con continui guizzi di fantasia e motti di spirito. Vogliono far sorridere il lettore, come i commediografi di scarse qualità inseriscono nei dialoghi qualche battuta comica per suscitare l'applauso e rompere finalmente la noia.
Huss, Savonarola, Bruno, per citare solo gli arsi vivi più rinomati. Roghi motivati con l’esigenza di salvaguardare l’integrità di un principio. A distanza di qualche secolo sei milioni di inceneriti per un non dissimile motivo. Il fuoco elemento privilegiato nella tutela delle idee.
I cantanti che prolungano arbitrariamente gli acuti per guadagnare l'applauso, i maschi che protraggono per vanità l'acme sessuale, tolgono alla musica e al sesso la qualità essenziale: la misura.
I giornali testimoniano ogni giorno come la più seria occupazione degli uomini sia sempre l'uccidere altri uomini.
Il fatto che sono morti non testimonia affatto che siano vissuti.
Il lettore nutrito di buone letture diventa l'involontario ma impietoso testimone dei plagi di cui si nutrono i nuovi libri. Perciò è guardato con rancore dai giovani scrittori.
Il piacere del teatro è decaduto non per la scomparsa di buoni attori ma perché la gente comune è apparsa a recitare negli uffici, nei ritrovi, nelle strade. Tutti si esibiscono come su un palcoscenico, orgogliosi della loro esistenza priva di valore.
Il poeta ha bisogno di elogi. Senza elogi intristisci e muore. Come qualunque altro uomo.
Il problema più importante, quello della morte, è trattato sempre e solo da incompetenti. Non conosciamo il parere di nessun esperto.
L'aforisma è la forma di scrittura più vicina non allo spirito, alla forma della poesia.
L'autoerotismo praticato da uomini sopra i cinquant'anni. Mogli imbruttite, scarsa capacità di tentare avventure, stimolazioni sessuali provenienti da un ambiente eccitante. Quello che un tempo era il problema dell'adolescenza divenuto il problema della maturità.
L'autore instancabile di pensieri non per ciò è un pensatore: così come un macellaio di agnelli non può pretendere il titolo di assassino.
L'esperienza del presente secolo dimostra che è bastato relegare in soffitta dogmi e sofismi per mettere piede sulla luna.
L'etimologia in disaccordo con la logica. Chiamiamo animali gli esseri viventi ai quali neghiamo la proprietà di un'anima.
L'immortalità dell'anima. L'uomo ha cercato dentro di sé un pretesto che lo collocasse sul medesimo piano di Dio.
L'invecchiamento della popolazione arricchisce i dentisti e riempie i banchi delle chiese. Non porta altri benefici.
L'uggia del "non accade nulla" viene sempre sconfitta dal disgusto di ciò che finalmente accade.
La chiesa, con il suo pastore alla testa, prende le difese degli arabi contro il popolo ebraico. Gli odi insanabili sono sempre quelli di famiglia.
La fortuna esiste per assistere coloro che non hanno bisogno della fortuna.
La gelosia cercata come puro stimolo sessuale.
La gentilezza espressa a 360 gradi nasconde negli uomini maturi un disprezzo "sferico" per i loro simili e per tutto ciò che li contiene.
La maturità migliora lo stile e cancella l'estro.
La mia sfiducia incrollabile come nei credenti fanatici la fede.
La riflessione è l'anima dell'aforisma. Ma anche la scrittura di aforismi è matrice di riflessioni.
La scienza ha questo in comune con la religione: induce l'uomo a credere che essa lavori in suo favore.
La scrittura dal punto di vista della logica è sempre imperdonabile, ma dal punto di vista della scrittura è indispensabile.
La solitudine come verifica del proprio valore.
La televisione ha concesso a una moltitudine di individui la grazia di reputarsi intelligenti, cosa che i libri non avevano ottenuto in trenta secoli di scrittura. Ha anche prodotto una massa di dementi, operazione che i libri non erano mai riusciti a compiere.
La tenaglia del colonnato di San Pietro, pronta a mordere la città di Roma.
La vetta dell'ipocrisia si ha nel dichiarare di essere ipocriti.
La vita non è breve, non è lunga: è l'eternità secondo la misura della nostra mente.
La vita: viaggio involontario fra gli uomini.
Le probabilità di incontrare certa gente in libreria non sono maggiori di quelle di incontrare un neonato dal dentista.
Le statistiche indicano la percentuale di nati morti. Trascurano la percentuale di morti vivi.
Leggere pensieri altrui stimola il cervello a produrne di propri: come guardare le donne degli altri eccita il desiderio sessuale.
Maiali costretti in stambugi senza luce. Galline chiuse notte e giorno nell'incubatrice. Oche inchiodate con le zampe al pavimento. Vitelli che passano dalla prigione al macello senza aver mai visto un prato. Gli ultimi animali, superstiti di una moltitudine che riempiva festosamente la terra, sono ridotti a un'eterna notte.
Morì con tanta bravura che sembrò non avesse fatto altro in vita sua.
Nel vocabolario comune l'aggettivo "umano" equivale a "buono". Presunzione del primate chiamato uomo.
Nell'adolescenza si fa gran conto del giudizio altrui. Rossore sulle guance dei figli davanti alle intemperanze in pubblico del padre o della madre.
Niente ha successo come l'insuccesso.
Non esiste condizione più favorevole per giudicare obiettivamente gli uomini di quella di chi abbia superato i cinquant'anni e non abbia figli.
Non interessano le idee che appartengono a tutti. Meritano attenzione le idee che appartengono a uno solo.
Non sempre il pubblico sbaglia, anche se sbaglia quasi sempre.
Non si può giudicare il carattere di un uomo né condannare il suo comportamento se non si conosce lo stato del suo portafoglio.
Non si riceverà mai tanto aiuto dalla generosità altrui quanto se ne ottiene dalla altrui vanità.
Non è difficile stancarsi di vivere. Difficile è stancarsi di desiderare.
Per chi tiene un diario la qualità degli avvenimenti è trascurabile: la loro importanza nasce nell'atto della registrazione.
Quando ascoltiamo Bach o Mozart o Beethoven sentiamo che le emozioni e sentimenti suscitati in noi dalla musica ci appartengono: ma senza Beethoven, Mozart o Bach non avremmo mai saputo che ci appartenevano.
Si consiglia di evitare l'ostentazione dell'onestà: è un comportamento altamente offensivo nei riguardi della maggioranza.
Si possono ripetere le azioni: i pensieri non ritornano mai identici.
Solo la fama e con essa il reddito rendono "professionale" lo scrittore. Fino a che resta oscuro, appare agli occhi dei conoscenti e degli stessi famigliari nulla più che un innocuo e scontento "amateur".
Un Dio che non sia anche il Dio degli altri non è un Dio, è un idolo.
Un libro capace di trasformare il lettore. Ogni scrittore aspira a questo risultato, anche se non è credibile che esso possa essere ottenuto da "un" solo libro.
Una lode estesa anche ad altri vale meno che nulla.
Uno scrittore con l'animo in pace non è uno scrittore.
Uno scrittore fedele al proprio editore. Come sono fedeli al marito le donne che nessun altro vuole.
Verso la fine si avverte che alla vita umana manca quello che nella scrittura è il Post Scriptum. È questa imperfezione della vita che la rende insoddisfacente e inaffidabile.
Vi sono amicizie morganatiche. O forse tute le amicizie sono tali.
È incredibile con quanta prontezza e buona grazia ci rassegniamo alle disgrazie altrui.